Setting e processo psicoterapeutico – Quarta parte

Il terapeuta

Non è il terapeuta che cura il paziente e non è nemmeno il paziente che si auto-cura, sono entrambi intermediari della vita che è il fattore realmente curativo.

Il terapeuta deve essere:

  1. Presente
  2. Non invadente
  3. Non invaso

È importante essere abbastanza vicini al paziente per non farlo sentire solo ma essere anche abbastanza distanti da non spaventarlo (equilibrio fra empatia e disidentificazione).

 

Punti chiave dell’essere terapeuti:

  • Uso appropriato del linguaggio e assunzione di responsabilità dei contenuti
  • Funzione appellativa ( appellarsi alla parte sana del paziente)
  • Riconoscimento del Sé nell’altro
  • Consonanza
  • Autenticità
  • Capacità di dialogo, facilitazione della comunicazione
  • Innocuità
  • Volontà di guarire (da entrambe le parti)
  • Fiducia nella possibilità di guarigione
  • Dignità e sacralità della missione
  • Disidentificazione dal proprio ruolo di terapeuti
  • Umiltà (da entrambe le parti)
  • Compatibilità col paziente
  • Compatibilità della scala dei valori
  • Visione positiva della vita
  • Disponibilità ad accrescere il proprio livello auto-formativo in relazione al paziente

Il paziente partecipa con il suo microclima, le sue caratteristiche influenzeranno la relazione terapeutica ed egli assumerà il ruolo di co-terapeuta di se stesso.

 

Fasi della relazione terapeutica

  1. Transfert – contro-transfert
  2. Terapia vera e propria
  3. Fase paritaria
  4. Scioglimento del rapporto

Gli obiettivi della terapia sono la risoluzione del problema e lo scioglimento della relazione terapeutica.

 


 

Nel prossimo articolo approfondiremo ulteriormente il setting e processo psicoterapeutico.

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