Psicoterapia psicosomatica

La psicosomatica come causa intima della malattia?

Il corpo rappresenta molto bene gli aspetti mentali della persona e spesso ne incarna le dinamiche nella sintomatologia. Tutto questo in un’ottica di unità mente-corpo, escludendo quindi quella che è la dualità differenziante.

Individuare esclusivamente le cause organiche nella patologia potrebbe essere visto come una sorta di deresponsabilizzazione.

 

Psicosomatica:

  • Heinroth – Studiare nelle loro interrelazioni gli aspetti psicopatologici e fisiologici in tutte le funzioni corporee normali e anomale e integrare somatoterapia e psicoterapia.
  • Dunbar – Legame specifico fra eventi psicologici e determinate malattie somatiche
  • Alexander – I fattori emotivi interagiscono con altri elementi somatici e ambientali influenzando la risposta finale all’interno di un unico processo. Correla inoltre la sua visione complessa dello stato di salute e di malattia alle ipotesi di reazione allo stress che può determinare 2 reazioni psicofisiologiche fondamentali:
    • la reazione di fuga
    • blocco delle attività e recessione verso uno stato di dipendenza

 

Fattori che influiscono sulla vulnerabilità individuale:

  • eventi recenti
  • eventi dei primi anni di vita
  • personalità (profili a,c,d), alexitimia
  • stress e carico allostatico
  • comportamenti e atteggiamenti verso la salute e la malattia
  • benessere psicologico e risorse (conseguenze su tempo di sopravvivenza, decorso ed esito della malattia)
  • relazioni (famiglia e supporto sociale)

Eventi stressanti avvenuti nei primi anni di vita possono indurre una predisposizione nell’adulto ad essere maggiormente sensibile ad aventi stressanti inducendo una riduzione della soglia di secrezione del cortisolo.

 


 

⇒ Personalità di tipo D si ritrovano in due ampi e stabili tratti:

  1. affettività negativa:  tendenza ad esprimere forti emozioni negative in modo stabile nel tempo e in diverse situazioni;
  2. inibizione sociale: tendenza ad inibire l’espressione delle emozioni negative nelle interazioni sociali.

Queste persone tendono a preoccuparsi, ad assumere una visione pessimistica della vita e a sentirsi ansiose ed infelici, si irritano facilmente e in generale provano meno emozioni positive, non condividono quelle negative per paura di essere rifiutati o disapprovarti. Tendono inoltre d’avere poche amicizie e a sentirsi a disagio in presenza di estranei.
Predisposizione ad eventi cardiovascolari acuti.
È  stato anche dimostrato che la personalità di tipo D si associa significativamente ad alcuni disturbi emotivi sociali come depressione, esaurimento vitale, rabbia, pessimismo e distacco sociale, a loro volta riconosciuti come importanti fattori prognostici di rischio.

 

⇒ Personalità c:

È la personalità di tipo C “cancer-prone personality”. Il tipo C è caratterizzato da atteggiamenti di accondiscendenza, pazienza, passività e con aspetti emozionali quali scarsa espressione della rabbia e di reazione psicobiologica costituita da un’iperattivazione dei sistemi neurovegetativi, con conseguente diminuzione della risposta immunitaria.

 

⇒ Personalità di tipo a:

iperattiva, ipomaniacale, atteggiamenti che portano la persona ad essere in una condizione di stress cronico

 


 

 

Allostasi:

l’abilità del corpo di aumentare o diminuire funzioni vitali verso un nuovo stato di stabilità in risposta a stimoli ambientali che sfidano l’organismo.

Carico Allostatico:

il carico sul corpo prodotto dai ripetuti su e giù della risposta fisiologica, così come dall’elevata attività dei sistemi fisiologici messi alla prova con effetti su numerosi organi o tessuti.

Parametri del carico allostatico:

  • Pressione arteriosa alta (> 145/80)
  • Circonferenza vita (>0,94m)
  • Hb glicata (>7.1%)
  • Cortisolo urinario (> 25,7 mg/g creatinina)
  • NA urinaria (>48 mg/g creatinina noradrenalina)
  • A urinaria (>5 mg/g creatinina adrenalina)
  • HDL colesterolo (<1,45 normal/L)
  • DHEA (<600 ng/ml in donne; <1500 ng/ml in uomini)
  • Frazione colesterolo totale HDL (>5.9)

 

Dimensioni del benessere psicologico

  • Auto accettazione (attitudine positiva verso se stessi)
  • Relazioni positive con gli altri (relazioni interpersonali soddisfacenti fondate sulla fiducia e sul calore)
  • Autonomia (autodeterminazione e indipendenza)
  • Padronanza ambientale (senso di controllo e di competenza sull’ambiente circostante)
  • Scopo nella vita (mete e senso di direzionalità)
  • Crescita personale (sentimento di sviluppo continuo)

 

Risorse

  • Resilienza
  • Hardiness: aspetto volitivo (il guerriero), impegno, sfida (verso l’esterno)
  • Self efficacy: controllo, padronanza
  • Disposizione ottimistica
  • Senso di coerenza

 

Dallo studio delle risorse generali di resistenza, Antonovsky sviluppò il costrutto del senso di coerenza, o semplicemente senso di coerenza (Sense of Coherence / SOC). Per senso di coerenza Antonovsky intende un orientamento generale entro il quale si manifesta un senso durevole e dinamico di fiducia. Il senso di coerenza si articola in tre componenti: intelligibilità (Sense of Comprehensibility), trattabilità/capacità di autogestione (Sense of Manageability) e sensatezza (Sense of Meaningfulness).

  • Con intelligibilità s’intende la capacità dell’individuo di percepire informazioni e situazioni quotidiane, incluse le esperienze esteriori e interiori, in maniera ordinata e spiegabile, e di congiungerle in un unico consistente quadro.
  • La trattabilità (o capacità di autogestione) descrive la convinzione dell’individuo che le difficoltà possano essere risolte. Essa contempla la fiducia strumentale e la capacità di stimare in maniera realistica la disponibilità di risorse appropriate per affrontare le richieste.
  • La sensatezza si riferisce alla misura in cui l’individuo ritiene sensata la sua vita. Essa può essere interpretata come motivazione o sprone a prendere in mano le difficoltà, a superarle, a vedervi un senso e a imparare dall’esperienza.

Secondo l’ipotesi di Antonovsky più è marcato il senso di coerenza, più grande è la probabilità di muoversi entro il continuo in direzione del polo salute. Un forte senso di coerenza induce l’individuo a reagire in maniera flessibile a richieste e sollecitazioni e ad attivare risorse adeguate.

 


 

Apertura alle qualità transpersonali e alla spiritualità

La qualità della vita correlata alla salute può essere definita come la somma totale delle influenze della malattia e della morte sulle esperienze a aspirazioni dei pazienti e delle loro famiglie.

Tre principali componenti teoretici:

  1. Sentimenti che rappresentano la felicità o il piacere o l’assenza di essi
  2. Le capacità degli esseri umani a raggiungere obiettivi
  3. Soddisfazione nelle preferenze – la capacità degli individui a fare scelte e quindi di controllare le proprie vite.

 

Terapie

  • Prevenzione psicosomatica
  • Terapia dei disturbi
    1. Farmacoterapia
    2. Psicoterapia
    3. Ingredienti terapeutici non specifici
    4. Terapia dei 6 stadi di malattia
      1. Percezione del sintomo
      2. Processo decisionale
      3. Contatto terapeutico
      4. Malattia acuta
      5. Malattia cronica
      6. Convalescenza e riabilitazione
  • Terapia del comportamento abnorme di malattia
  • Uso di farmaci psicotropi nelle malattie
  • Psichiatria e psicologia di consultazione
  • Psicosomatica come campo

 

Comportamento abnorme di malattia:

  • Prevalenza somatica
    • Affermazione di malattia
      • Motivazione prevalentemente inconscia
        • Nevrotico
        • Psicotico
      • Motivazione prevalentemente conscia
    • Prevalenza psicologica
      • Affermazione di malattia
      • Negazione di malattia

 

Metodologia psicosomatica

  • Profilo medico
  • Profilo psicologico
    1. Anamnesi psicologica
    2. Sintomi attuali
    3. Percezione della situazione patologica
    4. Aree specifiche di personalità
      1. Percettiva
      2. Cognitiva
      3. Affettiva
      4. Psicosessuale
      5. Delle attività
      6. Dei valori
    5. Diagnosi medica e psicologica
  • Profilo sociale (interessi, norme, interazioni – ciclo vitale e contesto)
  • Profilo psicosomatico (simmetria bio-psico-sociale, studio patobiografico)

 

Gli stimoli che possono indurre una risposta di stress e possono essere ricondotti a 3 gruppi fondamentali. Anzitutto gli stimoli di minaccia, che attivano un programma psicobiologico di sopravvivenza individuale. In secondo luogo, stimoli di tipo riproduttivo, che attivano il programma di sopravvivenza della specie. Infine stimoli di separazione/perdita che attivano il programma di sopravvivenza del gruppo sociale.

Lo stress indotto di natura emozionale induce un aumento dei glicocorticoidi surrenali, con effetti periferici sul metabolismo. L’attivazione del corticosurrene da parte del cervello è controllata da una serie di stazioni intermedie di tipo neuroendocrino e da vari circuiti di auto regolazione di feedback.

Asse dello stress

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