Cosa ci fa scegliere di essere psicoterapeuti?

L’essenza della psicoterapia è cercare di avere un buon rapporto con gli altri.

Coltivare l’ascolto e l’empatia è fondamentale.
Cogliere lo stato d’animo di una persona non è semplice ed è importante osservarla attentamente con tutti i nostri sensi.
La conoscenza anteriore di una persona può aiutarci, può indirizzarci nel riconoscere eventuali cambiamenti.
È facilissimo incappare nell’errore cercando di cogliere lo stato d’animo di un altro ma è bene cercare di sentire sempre tutto, il tono della voce che cambia, il modificarsi del respiro o delle microespressioni.
C’è molto che una persona può dire con il corpo, il corpo non mente mai e quindi vale sempre la pena di ascoltare il corpo del paziente e di ascoltare il nostro corpo che ci fornisce segnali della relazione.
Il nostro corpo è uno strumento importantissimo nell’analisi del controtransfert e il nostro modo di sentire fa da contenitore alla seduta.

 

Cosa ci fa scegliere di essere psicoterapeuti?

Ognuno ha una storia al riguardo, spesso si tratta di un passato di ferite legate a problemi personali e familiari.
Proprio da queste ferite traiamo gli strumenti per guarire. Se non fossimo stati feriti saremmo meno profondi nel nostro lavoro.
Potremmo scegliere di essere terapeuti anche per rispondere a desideri diversi, di crescere, di crescere spiritualmente, di cura, di aiuto, di auto guarigione, di maggiore conoscenza di sè stessi.

 

Il rischio in seduta è di perdere questa dimensione intima del voler essere terapeuti.
Lavorare connessi al proprio senso è più semplice, se si perde il contatto con la propria fonte tutto diventa maggiormente difficile.
Il bagaglio di noi stessi agito in modo consapevole diventa uno strumento volto all’altro e al suo aiuto.

Tecniche che si possono  attuare prima e dopo la seduta per un lavoro soggettivo sulla terapia:

  • Immedesimazione nel paziente
  • Meditazione riflessiva sulla persona
  • Irradiazione
  • Affidare il paziente al proprio Sé
  • Salutare il Sé della persona e riconoscerne la bellezza
  • Consultare il vecchio saggio della persona

 

Una delle funzioni del sogno guidato è quella di decongestionare la sfera emotiva. Non è necessario interpretare il sogno guidato, invece è auspicabile effettuare una restituzione con la condivisione dei contenuti, la spiegazione dei simboli che se sono positivi vanno coltivati e nutriti.
La produzione di troppi simboli può essere una resistenza.
I conflitti possono essere portati sul piano simbolico e  vanno concretizzati con criterio.

 

Funzioni del terapeuta

Mito di Chirone

  1. guaritore
  2. specchio
  3. alleato-amico
  4. catalista
  5. educatore
  6. centro unificatore esterno

 

I problemi non si risolvono sul piano sul quale sono stati creati.
Nella relazione c’è il rischio di creare l’altro, di perpetuare dinamiche perché incaselliamo l’altro in un fermo immagine. La responsabilità di ciò che vogliamo perpetuare è nostra.

 

 

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